mercoledì 11 maggio 2011

Come l'acqua per gli elefanti - la recensione del film da Cinemalia




Il film è la trasposizione del romanzo”Acqua agli Elefanti” scritto da Sara Gruen. Il libro, pubblicato nel 2006, è rimasto primo in classifica per diverse settimane, riscuotendo una notevole attenzione.
In effetti non molto dopo la sua pubblicazione il suo potenziale cinematografico viene notato dal produttore Gil Netter, che decide di portare in scena i suoi personaggi.
La realizzazione del progetto viene proposta al regista Francis Lawrence e come protagonisti vengono scelti Reese Whiterspoon e Robert Pattinson.

Vi si racconta la storia di Jacob, che sta per ultimare la facoltà di veterinaria. Purtroppo un terribile incidente, che coinvolge i suoi genitori, lo lascia solo al mondo e senza un soldo. Senza una meta, il ragazzo salta su un treno in corsa, che si rivela essere la casa viaggiante del Benzini Bros. Circus.
I suoi studi gli permettono di essere assunto come veterinario dal proprietario e direttore August. Ben presto nasce una simpatia tra la stella del circo Marlena, nonché moglie di August, e Jacob…

“Come l’acqua per gli elefanti” parla dell’amore in tutte le sue declinazioni: l’amore tra un uomo e una donna, l’amore filiale, l’amore per gli animali e l’amore per il proprio lavoro. Il regista si concentra sulla relazione amorosa tra Marlena e Jacob, che diviene il filo conduttore, ma dà altrettanto spazio al rapporto che i vari personaggi hanno con gli animali.
Jacob, così come Marlena, è molto sensibile al benessere di Rosie, l’elefante di cui si prende cura amorevolmente, e che cerca di difendere ad ogni costo, sottraendola all’isteria di August, che invece si comporta in maniera disumana.
Altro aspetto importante è l’atmosfera che il regista e il direttore della fotografia, Rodrigo Prieto, conferiscono alla pellicola. L’intento è stato quello di creare l’aura circense che si respirava negli anni ’20 e ’30.

È una storia che parla di riscatto, di speranza, di seconde opportunità e di conquista della felicità. I personaggi delineati da Lawrence possiedono un bagaglio emotivo, che li ancora profondamente all’ambiente dal quale sembrano essere stati catturati. Marlena è un’orfana, che baratta la sua miseria con una vita fatta di lustrini e fama, ma il prezzo da pagare sarà avere al suo fianco un uomo pericoloso, che la ritiene di sua proprietà.
Nonostante questo la donna non ne diviene una vittima, anche se si sente in debito. Il suo cuore è indurito dal tempo e quando conosce Jacob è diffidente e cauta nel rapportarcisi.
Nota subito però la sua bontà d’animo e l’amore per gli animali, che entrambi condividono, diventando il primo legame che li unisce.

A differenza di Marlena, Jacob è cresciuto avvolto dall’amore dei suoi genitori, senza avere problemi economici.
Quando si unisce al circo si sente spaesato e non sa bene cosa ci sia oltre il cortile di casa, ma ben presto sfodererà la sua forza interiore e mostrerà il suo alto senso morale.
Francis Lawrence descrive una storia d’amore senza tempo, che fa dimenticare allo spettatore per un attimo dove si trova, sentendo vividamente la polvere sollevata dai cavalli sotto il tendone.

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