Water for Elephants, basato sul romanzo best-seller che sarà nelle sale dal 22 aprile, racconta la storia di uno studente di veterinaria, di nome Jacob Jankowski (Robert Pattinson), la cui intera vita cambia quando i suoi genitori muoiono in un incidente d'auto, solo e abbandonato a se stesso decide di saltare su di un treno, caso vuole che il treno appartenga ai Fratelli Benzini, proprietari di un circo con lo spettacolo più spettacolare del mondo. Una volta scoperto, viene messo al lavoro con gli animali, sempre li incontra la stella del circo, Marlena (Reese Witherspoon), e suo marito August (Christoph Waltz), proprietario del circo, spesso violento e possessivo. Questo mondo magico fa da sfondo ad un'epica storia d'amore proibita, tra due individui che sperano in una seconda possibilità per essere felici.
Alla conferenza stampa del film, l'attore Robert Pattinson ha parlato dell'impressione che il romanzo ha fatto su di lui, sul suo amore per gli anni 30, e di cosa si prova a lavorare a fianco di un elefante come co-star, e come lui personalmente si identifica con il suo personaggio. Vediamo cosa ha da dirci Robert:
Domanda: Che impressione ti ha fatto leggere il libro che verra adattato per il cinema?
ROBERT PATTINSON: Penso di aver sempre avuto una passione per quel periodo. Ho sempre voluto fare un film intorno a quel periodo. E, penso che sia stato molto appropiato, il modo in cui lei (autrice Sara Gruen) ha creato quel mondo. Volevo far parte di esso.
Come hai affrontato il cambiamento in una persona d'altri tempi?
Pattinson: E' stata una creazione completa di quel mondo. Non ho mai lavorato su qualcosa di così dettagliato. Avevamo un terrapieno con una pista ferroviaria sulla parte superiore. Tutti i camper erano da un lato, e il mondo del circo dall'altro. Una volta che si camminava sui binari, c'era una macchina da presa, ma questa era la sola cosa del 21° secolo. Quando stavi sui binari e davi sguardo a tutto, eri davvero negli anni '30. Eravamo nel bel mezzo del deserto in Fillmore, e non c'era niente altro intorno. C'èra solo un frutteto. Li eravamo negli anni '30. Jack Fisk, lo scenografo, ha usato degli autentici picchetti e corde. Ogni singola cosa che ha costruito in quel mondo era tutto totalmente vero. E, le mutande d'epoca in realtà non aiutano. Io li ho portati ogni giorno. Jacqueline West, la costumista, è stata incredibile. Quasi tutto era reale. Ogni paio di jeans erano degli anni '20 e '30. E' stato pazzesco.
Cosa ti piace così tanto, di quel periodo?
Pattinson: Quella ferocia che lo caratterizza. Penso che sia perché mi piace quel periodo. Dopo di che, sono solo steccati bianchi. Diventa sempre più noioso. Ma siamo alla fine del selvaggio West. Ecco perché i bambini vogliono ancora essere cowboys, anche in Inghilterra.
Com'è stato lavorare con Tai, l'elefante, soprattutto all'inizio?
Pattinson: Non avevo paura. C'e stato solo un momento, quando abbiamo visto per la prima volta l'intera mandria insieme e Gary, allenatore di Tai ha detto, "Seduto", letteralmente come se stesse parlando con un cane, e lei si sedette esattamente nello stesso modo di un cane. Capisci che è totalmente incomprensibile. In pratica ho deciso di fare il film proprio in quel momento. Non avevo letto il copione o altro. E' molto forte poter pensare di avere un rapporto con queste enormi bestie.
E' stato detto che l'elefante ti ha preso molto in simpatia. Come flirta un elefante?
Pattinson: Non so chi l'ha detto. Mi è stato chiesto tutto il giorno. Sembra davvero inquietante. Non flirtavo con l'elefante. Penso di aver avuto una relazione con l'elefante, basata puramente sulle caramelle. Ho trovato una posizione strategica per le mentine. Ho succhiato una mentina per un po', e l'ho sparsa un po' sul mio corpo, sotto le ascelle e sul petto, e non l'ho detto a nessuno. Così, ogni volta che l'elefante si avvicinava mi odorava e mi piaceva dire: "Non lo so, gli piaccio veramente. E' pazzesco! "Ma, credo che lei mi annusava solo perchè profumavo.
Nel film, il personaggio di Jacob mente sull'essere un veterinario per ottenere un lavoro nel circo. Hai mai mentito per ottenere un buon lavoro?
Pattinson: Oh, sì, sempre. Non so se c'è la stessa cosa in America, ma c'è una cosa chiamata modulo Spotlight in Inghilterra, dove si possono elencare tutti i vostri talenti, gli accenti e tutto. Basta spuntare queste caselle, dicendo in che cosa sei capace, come attore. Ho spuntato tutto. Posso anche fare qualsiasi accento del mondo. Sono in grado di svolgere, letteralmente, qualsiasi abilità tecnica. Penso che sia ancora così. Ho spuntato che posso fare l'accento lituano,in modo fluente. (ndt. ha detto la verità.. per chi lo ricorda mesi fa abbiamo postato il curriculum vitae di Robert e diceva tutte queste cose...Francamente mi sembrav strano che sapesse fare snowbording...mascalzoncello )
Come è stato girare i baci con Reese Witherspoon, che è molto più grande di te?
Robert: E' stato veramente facile per me. Ho una brutta postura e una grande testa pesante, quindi è giusto che crolli giù e lei era nel posto giusto, naturalmente.
Come è stato girare le scene in cui dovevi spalare la cacca degli animali?
Pattinson: Non mi dispiace lavorare con la cacca, di tutti. Ho una naturale propensione a lavorare con grandi mucchi di cacca. Ho molta familiarità con essa. Non so perché ma non ne ero disgustato. Perché tutto sembrava sempre così autentico, è sufficiente accettarla, come parte del mondo. Durante la scena in cui eravamo sull' autotreno, ci saranno state qualcosa come 10 miliardi di mosche. In qualsiasi altro film, penso che avrei detto: "Andiamo devo solo fare una ripresa!" Ma, ero così felice che facevo un piccolo tumulo e si mettevano lì a mangiare il mio pranzo.
Ti è piaciuto girare alcune scene del film in Tennessee?
Pattinson: E' stata una giornata incredibile. Una delle migliori giornate di riprese. Abbiamo bevuto distillato clandestino a 120 gradi, metà del team è svenuto dopo un sorso. E' stato incredibile!
C'è stato qualcosa nel viaggio di Jacob Jankowski, nel film, che ti riguardi personalmente?
Pattinson: Non lo so. Credo di aver avuto una bella esperienza. Quando ho fatto il film di Harry Potter, anni fa, avevo appena cominciato a capire che volevo fare l'attore, anche se avevo già fatto tre film. Ricordo di essere stato a Tokyo e guardando fuori dalla finestra ho visto lo skyline di Tokyo. Mi ha fatto riflettere su quello che era successo nella mia vita, ero in soggezione per la strada che avevo preso, per sbaglio. L' essere affascinato da una ragazza, come me, credo che accada.
fonte: rtpifc collider
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