mercoledì 18 maggio 2011

Come l’Acqua Per Gli Elefanti – recensione da L'universo.com




Come l’Acqua Per Gli Elefanti non é proprio un’elogio al circo, come si poteva pensare dal trailer. Anzi, in maniera nuda e cruda viene mostrato con quali assurdi mezzi si tentava di ammaestrare gli animali, presumo e spero nei circhi di un tempo. Ma il film non é solo una critica all’uomo nei confronti degli animali e nemmeno un rimprovero al circo in generale, che viene al contrario mostrato, filmato, e raccontato con molta cura e amore. Come l’Acqua Per Gli Elefanti é un film poetico, di rara finezza, che riesce a costruire un legame fortissimo tra le belve e l’uomo, in particolare con una povera elefantessa e il suo giovane veterinario, un bravo R. Pattinson (Twilight). Come detto un film curato nel dettaglio, costruito con cura e precisione per trasmettere davvero forti emozioni, dove ogni personaggio é essenziale e ogni elemento é reso importante. Dalla cattiveria spietata dell’uomo d’affari, il magnifico direttore del circo C. Waltz (Premio Oscar per Bastardi Senza Gloria), alla più difficile e romantica storia d’amore tra Robert e la bellissima R. Whiterspoon. Tutto questo, come già anticipato, in uno scenario magico ed affascinante, il circo, tra duro lavoro, fatica, sudore e vita precaria. Onestamente dal regista di “Io Sono Leggenda” e “Constantine”, Francis Lawrence, mi sarei aspettato molto di peggio, rimanendo invece piacevolmente sorpreso. Qualche pecca qua e la, tra dialoghi innaturali, luoghi comuni forse troppo calcati e una lunghezza di certe scene magari eccessiva ma, visto il risultato, si può facilmente perdonare il tutto lasciandosi trasportare dalla poesia dello spettacolo.

LA FRASE:

“Al circo si lavora fino a che non si stramazza al suolo, finché si é in piedi, si va in scena.”

BUONO

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