venerdì 30 luglio 2010
INTERVISTA DI GLAMOUR A ROBERT
Remember Me è uscito ormai nelle sale da diversi mesi e stiamo già tutte aspettando l’uscita dell’atteso DVD..
Il bellissimo Robert Pattinson è stato recentemente intervistato da Glamour Magazine, e ha fatto un’ulteriore analisi proprio sul personaggio che interpreta nel film, Tyler Hawkins, e sul rapporto con i suoi colleghi di lavoro.
Leggiamo quindi insieme le sue dichirazioni in proposito..e non solo!!
D: Cosa ti ha fatto dire si a Rememeber Me? Ormai sei nella posizione di poter dire si o no ad un regista e scegliere quale film vuoi o non vuoi interpretare?
R: Qualcosa del genere. Ci sono diverse offerte, ma con questo, che è stato prima di Twilight, ho letto la sceneggiatura e volevo fare qualcos’altro prima che Twilight uscisse. Alla fine non se ne è fatto nulla, ma è stata una delle prime sceneggiature che ho letto. Di solito, ogni ragazzo che si pone come leader diventa un personaggio comune. Ma Tyler non era così ovvio, non arrivava da un posto ovvio e non era destinato nemmeno a finire in un posto ovvio, quindi c’era da lavorarci molto sopra, poteva essere molto più di una sempice parte da interpretare. Ci sono certe cose in un film che bisogna fare, e farle in un certo modo, anche se poi non ha molto senso. Credo sia per questo che in questo caso sia un po’ più strano del solito, non è davvero ciò che ti aspetteresti da questo genere di film.
D: Con Rememeber Me, c’erano degli aspetti del personaggio in cui ti sei immedesimato? Tyler è un ragazzo a cui piace arrangiarsi da se..
R: Sì, in molti sensi. Ho detto sin dall’inizio che era abbastanza simile a me, e ho cercato in ogni modo di renderlo più vicino a me, ma più ci provavo e più diventava una creazione fittizia. Comunque sì, dico che ci sono momenti in cui, verso la fine dell’adolescenza, si deve diventare un individuo a se, e si vuole creare una propria identità e un’idea su tutto. Voglio dire, appena dopo i 20 anni inizi a comprendere di essere parte del mondo, e non provi più ad allontanare tutto da te, è capitato anche a me proprio a quell’età.
D: Sei mai arrivato al punto di volercela fare da solo al punto di combattere contro l’autorità, come il tuo personaggio?
R: Bè, è una delle cose che mi è piaciuta di più del film; ci sono certe cose che sono state anche nella mia immaginazione. E’ stato abbastanza soddisfacente, anche il modo in cui combatte. Era nella sceneggiatura, lui doveva combattere come un pitbull e io ero tipo “Sì, voglio combattere come un pitbull!”
D: Sei mai stato intimidito da Pierce Brosnan?
R: L’ho incontrato a cena appena prima che iniziassimo a girare, ed è veramente una bella persona. E’ molto garbato, ed è sempre così. Ha una postura fantastica. Faceva cose divertenti quando eravamo al ristorante e c’erano persone che lo fissavano; eravamo in un posto molto elegante, francese e quindi c’erano molti signori, anche banchieri che ovviamente non avevano idea di chi fossi io, guardavano lui e scherzavano o commentavano, lui si è alzato, è andato al loro tavolo e si è presentato, e loro lo adoravano, sul serio. Non so cosa lui gli abbia detto. Mi presentava alla gente come suo figlio. (ride)
D: Questo ruolo è stato molto diverso da quelli che hai interpretato prima?
R: Sì, assolutamente; puoi anche improvvisare un po’, specialmente a differenza dei film di Twilight. Il punto importante dei film di Twilight è che ci sono ovviamente degli impedimenti rispetto a quello che puoi fare tu, mentre con Tyler, è come.. sai è la prima volta che interpreto un ragazzo normale, non fantastico, non eccezionale o che abbia un senso di inadeguatezza sociale. E’ letteralmente un ragazzo normale, senza particolari handicap, ed è stato divertente.
D: Cosa pensi della relazione tra Tyler e Caroline (la sorellina, ndr); sembra quasi che abbiamo davvero bisogno l’uno dell’altra, no?
R: Si, però è come se, allo stesso tempo, lei sia una chiave. Non è che loro si incontrano e le loro vite cambiano o cose del genere. Non è come dire che si conoscono e le loro vite sono stravolte, ma è come dire che un paio di giorni di serenità, o anche un paio di minuti, possono davvero cambiare la tua intera vita, e devi essere consapevole, devi fare in modo che questo ti aiuti a vederci più chiaro.
D: Quando girerai l’ultimo film di Twilight?
R: Credo che sarò impegnato con “Breaking Dawn” verso la fine dell’anno, ma non sono sicuro di quando.
D: Qual’è il tuo miglior travestimento per girare per Oxford Street?
R: Mangiarsi le unghi funziona abbastanza bene! In realt, ero ad Oxford Street la vigilia di natale per comprare dei regali, e nessuno mi ha notato. E c’erano poster (di Twilight e New Moon) dovunque! Erano anni che non facevo una cosa del genre, ma credo che a Londra le persone non siano così attente.
D: Come ti rapporti alla fama?
R: Cerco solo di lavorare. Dieci anni fa, anche Leonardo DiCaprio parlava di prendersi una pausa da tutto, ma credo non sia più possibile farlo. Credo si debba controllare ed indirizzare la carriera allo stesso tempo, perchè credo che, specialmente con una cosa come Twilight, ci sia dietro un universo enorme..
D: E’ un peso per te, ma apre molte porte?
R: Ne apre alcune e ne chiude altre, come qualsiasi altra cosa. Puoi dire “Oh, se fossi sconosciuto nessuno mi giudicherebbe”, ma allo stesso tempo, nessuno ti darebbe niente (ride). E’ una piccola bilancia strana. E il più delle volte, ti chiedi cosa devi fare, e io credo di scegliere sceneggiature molto buone.
D: Le fans di Twilight hanno reso molto difficili le riprese a New York di Remember Me?
R: La situazione dei fan..onestamente, sono state adorabili. Ascoltavano chi gli diceva “Per favore spostatevi laggiù”, anche quando erano a migliaia, sono stati i paparazzi ad essere incredibili. Erano come sciacalli.
D: Hai detto di non aver mai chiesto un appuntamento ad una ragazza come fa Tyler. E’ più difficile ora che sei famoso?
R: Bè, suppongo di si. Ne sono più cosciente ora perchè non posso permettermi di sbagliare. Hai sempre paura di non riuscire, quindi sai, cerchi di provare..
D: In che modo questo successo ha cambiato le cose per te?
R: Sono cambiate di più in America. Ho sempre pensato che potesse andare così. Ero fuori, lo scorso Natale ed ero…però era tutto sotto controllo comunque, ho sempre pensato che le cose potessero cambiare anche a Londra, ma non è stato così. Le persone non sono tutte uguali, ma in America…è un po’ diverso.
fonte: robsessed
traduzione a cura di: twilightfansitalia.com
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento